Quali sono gli effetti del fungo reishi, orecchione e delle altre specie?

Quali sono gli effetti del fungo reishi, orecchione e delle altre specie?

Reishi, shiitake, maitake e chaga. È la prima volta che li senti nominare? Non preoccuparti, non si tratta di formule di malocchio in giapponese che ti faranno spuntare un altro arto. Questo è il nome di alcuni funghi medicinali in grado di apportare numerosi benefici al tuo organismo, e che, per questo motivo, stanno acquisendo sempre maggiore fama. Approfondiamo l’argomento e scopriamo più da vicino cosa ne pensa la scienza.

Che cosa sono i funghi medicinali?

I funghi medicinali commestibili appartengono alla categoria degli alimenti funzionali. Qualsiasi ingrediente che influisca positivamente sulle funzioni dell’organismo può essere considerato tale. I benefici superano il profilo nutrizionale di questi alimenti, che sono in grado di rafforzare una determinata risposta fisiologica o, al contrario, di ridurre il rischio di sviluppare determinate patologie. I funghi medicinali rispecchiano decisamente questi criteri. Oltre ad avere un sapore delizioso, sono spesso ricchi di antiossidanti, polisaccaridi e altri composti bioattivi dagli incontestabili benefici. Osserviamo da vicino i più popolari. Descriveremo l’aspetto, il contenuto e gli effetti di ogni singolo fungo medicinale, oltre ad approfondire le modalità di assunzione e utilizzo. [1-2] [89]

1. Reishi: il fungo dell’immortalità che può aumentare l’immunità cellulare

Il reishi (Ganoderma lucidum) è un fungo originario dell’Asia, noto anche sotto il nome di “lingzhi”. Questo fungo legnoso di colore scuro presenta una superficie lucida. In genere, cresce sugli alberi decidui o sui ceppi di latifoglie. In cinese, il suo nome rimanda alla forza spirituale, all’immortalità, al successo, al benessere e alla longevità. In passato, solo le privilegiate classi ricche della società cinese potevano permettersi di acquistarlo; oggi, è un alimento che può essere reperito in varie forme. [3-4] [90]

Che cosa contiene il reishi?

Questo fungo è composto perlopiù di acqua (fino al 90%). Tuttavia, il suo profilo nutrizionale include anche carboidrati, proteine e grassi. Inoltre, è noto per il suo contenuto di composti bioattivi che includono terpenoidi, steroidi, fenoli e nucleotidi. Gran parte dei suoi benefici è dovuta proprio a questi composti. Un grosso vantaggio delle proteine fungine è che contengono amminoacidi essenziali; in particolare, lisina e leucina. I polisaccaridi, peptidoglicani e triterpeni sono tre dei principali componenti fisiologicamente attivi del reishi. [4-7]

Quali sono gli effetti del reishi?

Grazie al suo contenuto di polisaccaridi, il reishi eccelle per i suoi effetti antinfiammatori, antiossidanti, ipoglicemici e immunostimolanti. Questo fungo può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero presenti nel sangue (glicemia) e a supportare le difese dell’organismo. Qui entrano in gioco anche i tripteni, che favoriscono un aumento della resistenza delle barriere immunitarie. Anche i polisaccaridi vantano numerosi effetti positivi: ad esempio, possiedono proprietà chemiopreventive e tumoricide, la cui efficacia è stata testata in uno studio che ha coinvolto oltre un centinaio di pazienti in stadio tumorale avanzato. I partecipanti hanno assunto ogni giorno 1.800 mg di estratto di reishi nel corso di 12 settimane, che ha aumentato l’immunità cellulare in modo significativo nell’80% dei pazienti, aumentando conseguentemente l’attività delle cellule antitumorali. [4] [8-10]

La ricerca conferma anche che il reishi può aiutare a ridurre i sintomi della nevrastenia, una patologia che causa di mal di testa, irritabilità, spossatezza e ipoconcentrazione. [11]

Dunque, il reishi è un fungo diffuso tra chi cerca di rafforzare le proprie difese immunitarie, combattere l’infiammazione, promuovere al massimo il metabolismo dei carboidrati o mantenere livelli ottimali di glucosio nel sangue.

Come usare il reishi?

La porzione di reishi varia a seconda della modalità di assunzione. Bisogna sottolineare che l’estratto è circa 10 volte più potente del fungo: 5 g, infatti, corrispondono approssimativamente a 50 g di frutto. La porzione giornaliera più diffusa è pari a 5,2 g di estratto di reishi. [12]

Oltre alle classiche compresse e capsule a base di estratto, puoi anche assumere la polvere di reishi da aggiungere alla tua bevanda preferita, ai tuoi frullati, al porridge per la colazione o ad altre pietanze. Inoltre, puoi provare il caffè istantaneo.

Reishi: il fungo dell’immortalità che può aumentare l’immunità cellulare

2. Shiitake: l’elisir di vita ad alto contenuto di vitamina B

Lo shiitake (Lentinula edodes) è uno tra i più popolari funghi in tutto il mondo, assunto regolarmente dalla vasta maggior parte delle persone. Noto anche come “fungo della Foresta Nera”, cresce sugli alberi decidui. Questo fungo presenta un pileo marrone del diametro standard di circa 5-10 cm. Tuttavia, sulla sua superficie è anche possibile rinvenire aree di colore più chiaro e irregolare. Lo shiitake è un fungo estremamente polposo e dal sapore ricco, motivo per cui è utilizzato nella cucina asiatica da oltre cento anni. Il suo nome significa “fungo fragrante” in cinese. Un tempo, era considerato l’elisir della vita. [91]

Che cosa contiene lo shiitake?

Lo shiitake è ricco di fibre. Inoltre, contiene carboidrati, proteine e un basso quantitativo di grassi. Gli ingredienti attivi includono anche terpenoidi, steroli e lipidi, che vantano numerosi effetti positivi, ma le cui quantità variano a seconda della durata della coltivazione, delle modalità di conservazione e della sua preparazione. Lo shiitake, tuttavia, eccelle anche per il suo elevato contenuto di vitamine e minerali, tra cui vitamina B5 (acido pantotenico), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B6 e B9 (acido folico). Inoltre, il suo profilo nutrizionale include rame, selenio, magnesio e zinco. [13-15]

Quali sono gli effetti dello shiitake?

Lo shiitake apporta numerosi benefici al nostro organismo. I risultati di alcuni studi dimostrano che può avere un effetto positivo sui livelli di colesterolo. Ciò è principalmente dovuto al suo contenuto di eritadenina, steroli e beta-glucani. Inoltre, può supportare la corretta funzione immunitaria. Questo è stato confermato da uno studio in cui 50 donne e uomini in salute, di età compresa tra 21 e 40 anni, hanno consumato questo fungo ogni giorno. Lo shiitake ha anche proprietà antitumorali, in quanto i suoi polisaccaridi possono attivare le difese immunitarie. [16-19]

Altri effetti sono legati al suo contenuto di vitamine. Se assunto regolarmente, la B6 in esso contenuta può contribuire a ridurre affaticamento e spossatezza, a promuovere una corretta funzione del sistema nervoso, il benessere psicologico, le difese immunitarie e a regolare l’attività ormonale. Anche la B5 influisce positivamente sulla salute mentale. La B3, invece, si prende cura del benessere della pelle e delle membrane mucose. Anche i minerali rivestono un ruolo importante. Il rame supporta la pigmentazione di capelli e pelle e il corretto trasporto del ferro, protegge le cellule dallo stress ossidativo e rafforza le difese immunitarie. Lo zinco mantiene normali i livelli testosterone, mentre il magnesio supporta la corretta funzione muscolare e del sistema nervoso. [20]

Grazie ai suoi effetti, lo shiitake è un fungo popolare tra chi vuole abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, supportare le difese immunitarie, ridurre la sensazione di affaticamento  e promuovere la salute di pelle e capelli.

Come usare lo shiitake?

Non esistono raccomandazioni in merito all’utilizzo del suo estratto. Alcune fonti suggeriscono un’assunzione giornaliera di 1.000-2.000 mg. La porzione indicata per il fungo secco è di circa 15 g, che corrispondono a 150 g di frutto crudo. Lo shiitake è perfetto per preparare numerose ricette, tra cui risotti, zuppe o salse a base di prodotti di origine animale o vegetale. [21-23]

Shiitake: l’elisir di vita ad alto contenuto di vitamina B

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3. Chaga: nonostante il suo aspetto poco invitante, apporta benefici al cuore e ai vasi sanguigni

Il fungo chaga (Inonotus obliquus), in inglese noto come “Black Mass”, distrugge la corteccia della betulla e ricorda vagamente un cumulo di sporcizia nera. A tratti di colore arancione, cresce sotto la corteccia degli alberi, che inizia gradualmente a staccarsi. È un esemplare che si trova nel Nord Europa, in Russia e in Asia. [24-25]

Che cosa contiene il chaga?

Il chaga contiene polifenoli, triterpenoidi, polisaccaridi e una quantità discreta di antiossidanti benefici. [26]

Quali sono gli effetti del chaga?

Il chaga è meglio noto per la sua potenziale capacità di abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, associati a un maggiore rischio di sviluppare cardiopatie. Inoltre, può rallentare la crescita di cellule tumorali o tumori. Alcune ricerche suggeriscono anche che questo fungo potrebbe avere un effetto positivo sul nostro sistema immunitario. Tuttavia, per poterlo affermare con certezza, è necessario siano condotti più studi sull’essere umano. Gli esperimenti concentrati sul fungo chaga sono stati perlopiù eseguiti su topi o in vitro, con la coltura in provetta o su piastra di Petri. [27-29] [92]

Se anche tu volessi abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, ridurre il rischio di sviluppare una cardiopatia o supportare le difese immunitarie, allora potresti trarre vantaggio da questo fungo.

Come usare il chaga?

Non è ancora chiaro quale sia il suo dosaggio ottimale. Dato che può essere assunto sotto forma di polvere, capsule o tè sfuso, ti consigliamo di seguire sempre le raccomandazioni riportate sull’etichetta. [30]

Chaga: nonostante il suo aspetto poco invitante, apporta benefici al cuore e ai vasi sanguigni

4. Hericium erinaceus: ricorda la criniera del leone ed è rinomato per le sue proprietà nootropiche

La testa di scimmia (Hericium erinaceus) è, a prima vista, un fungo atipico, a volte chiamato “criniera di leone”. Bianco e diviso in numerosi filamenti pendenti, questo fungo commestibile, che eccelle per il suo sapore che ricorda quello dell’aragosta e di altri frutti di mare, cresce nelle foreste di conifere dell’emisfero boreale, in Canada, Russia e nel Nord Europa. Al momento, a renderlo popolare sono le sue proprietà nootropiche. [31-33]

Che cosa contiene l’hericium?

Questo fungo è noto principalmente per il suo contenuto di beta-glucani e polisaccaridi, che esercitano un effetto positivo sul corpo umano. Le altre sostanze benefiche contenute sono le erinacine e gli ericenoni, noti per i loro effetti neuroprotettivi. Il suo profilo nutrizionale include anche un certo numero di antiossidanti. [34-35]

Quali sono gli effetti dell’hericium?

La ricerca dimostra che questo fungo esercita promettenti effetti in diversi ambiti, come in quello delle funzioni cognitive, quali memoria e attenzione. Per questo, si colloca nella categoria dei nootropi. Per 16 settimane è stato somministrato a un gruppo di adulti con una lieve compromissione cognitiva: rispetto a chi aveva assunto solo del placebo, questo gruppo ha riscontrato un significativo miglioramento delle funzioni cognitive. Sono stati comprovati anche gli effetti che esercita sulla psiche. Uno studio effettuato su delle donne in menopausa ha riscontrato una riduzione dei sintomi depressivi e degli stati d’ansia dopo un mese di assunzione. Un altro studio ha concluso che potrebbe costituire una potenziale alternativa agli antidepressivi. Ulteriori ricerche suggeriscono che potrebbe aiutare a combattere la leucemia. Studi effettuati su topi hanno anche dimostrato i potenziali effetti positivi che eserciterebbe sul cuore, sulla glicemia, sull’intestino e sulla cicatrizzazione delle ferite. Tuttavia, per poterlo confermare, anche qui è necessario condurre più studi sull’essere umano. [36-43]

Grazie alle sue proprietà, l’hericium è particolarmente popolare tra dirigenti, studenti, tutti coloro la cui performance mentale deve essere sempre al massimo e tra chi desidera provare opzioni alternative al caffè.

Come usare l’hericium?

Non è chiaro quale sia il suo dosaggio raccomandato. In uno studio, sono stati somministrati quotidianamente 3.000 mg di estratto al 96%. Tale quantità si è rivelata efficace. Oltre alle classiche capsule o alla versione in polvere, puoi anche assumerlo sotto forma di tintura o aggiungerlo alle tue bevande. [44]

Hericium erinaceus: ricorda la criniera del leone ed è rinomato per le sue proprietà nootropiche

5. Cordyceps: un fungo che assomiglia a un bruco e che esercita effetti antinfiammatori e analgesici

Negli antichi testi cinesi, il cordyceps (Ophiocordyceps sinensis) viene descritto come un vero e proprio tesoro. Noto anche sotto il nome di “fungo bruco”, poiché la sua forma ricorda quella di questo insetto, è un fungo parassita che germina all’interno delle larve, in particolare delle falene. Dopo che la larva si è nutrita delle sue spore, il fungo infetta gradualmente i suoi tessuti. Quando la larva si rintana sotto terra e muore, il cordyceps cresce e si sviluppa dal suo interno. Nonostante ne esistano oltre 400 specie, la ricerca si concentra sugli effetti che hanno sulla salute il Cordyceps sinensis e il Cordyceps militaris. [45] [93]

Che cosa contiene il cordyceps?

Il cordyceps è noto anche per il suo contenuto di nucleosidi, polisaccaridi, steroli, proteine, amminoacidi e polipeptidi. Tra gli altri ingredienti bioattivi ci sono la cordicepina, l’ergosterolo, il mannitolo e l’adenosina. Ecco perché questo fungo vanta numerosi effetti positivi sul corpo umano. [51]

Quali sono gli effetti del cordyceps?

La ricerca suggerisce che il cordyceps potrebbe esercitare effetti sia antinfiammatori che analgesici, soprattutto in virtù del suo contenuto di cordicepina. In uno studio condotto su un gruppo di anziani, l’assunzione di cordyceps per 12 settimane ha aiutato i partecipanti a migliorare la loro performance e il loro benessere generale. I risultati di questa ricerca dimostrano anche che questo fungo, in virtù del suo contenuto di cordicepina, può coadiuvare terapie oncologiche. Questa sostanza bioattiva, entro certi limiti, potrebbe essere in grado di fermare la diffusione delle metastasi. Il cordyceps è anche in grado di aiutare a ridurre lo stress ossidativo, grazie agli antiossidanti in esso contenuti. Inoltre, sembra che eserciti un effetto positivo anche sul cuore e sulle difese immunitarie. [46-50]

Per queste ragioni, è un fungo popolare tra chi sta cercando di curare infiammazioni, migliorare la performance e il benessere del proprio corpo  o alleviare dolori fisici senza assumere medicinali.

Come usare il cordyceps?

Non è stato ancora determinato un dosaggio ottimale. Tuttavia, negli studi condotti sugli esseri umani sono stati somministrati dai 1.000 ai 3.000 mg al giorno. Puoi assumere il cordyceps sotto forma di integratore in capsule.

Cordyceps: un fungo che assomiglia a un bruco e che esercita effetti antinfiammatori e analgesici

6. Maitake: il fungo della danza che aiuta a ridurre affaticamento e spossatezza

Il maitake (Grifola frondosa) è un fungo patogeno noto anche come “gallina dei boschi e “fungo che danza”. Tuttavia, il suo scopo non è quello di farti scatenare in pista per tutto il weekend! Le presunte origini del suo nome risalgono ad alcune suore buddiste che vi si imbatterono mentre erano uscite in cerca di cibo e che celebrarono la scoperta di questo delizioso fungo con una danza. Il suo corpo fruttifero è costituito da diverse centinaia di cappelli, ognuno della grandezza di circa 3-4 cm. Questo fungo, che cresce sui ceppi, è diffuso in Asia, Europa e nell’America del Nord. È considerato un adattogeno. [52-54]

Che cosa contiene il maitake?

I suoi principali composti bioattivi sono i beta-glucani, ma contiene anche differenti frazioni di polisaccaridi. La sua struttura lo rende ricco d’acqua, ma include anche carboidrati e proteine. Chiaramente, contiene anche una discreta quantità di amminoacidi. Il maitake vanta poi un elevato contenuto di vitamina B3 (niacina) [55-56]

Quali sono gli effetti del maitake?

Come già trattato, il maitake è un tipo di adattogeno, motivo per cui è generalmente impiegato per aumentare la resistenza del corpo allo stress e ad altri fattori esterni. Questo fungo è anche spesso utilizzato per coadiuvare terapie oncologiche. Alcuni studi dimostrano che le frazioni D contenute in esso potrebbero essere in grado di distruggere le cellule cancerogene. [57-59]

I risultati provano anche che un’assunzione regolare potrebbe aiutare ad aumentare la sensibilità insulinica, ovvero l’abilità dei tessuti di rispondere all’insulina prodotta e trasportare il glucosio alle cellule del corpo, costituendo un aiuto importante per i soggetti affetti da diabete di tipo 2. È anche possibile sostenere che questo fungo eserciti un effetto positivo sui livelli di colesterolo. Tuttavia, finora sono stati condotti pochissimi studi sull’essere umano. [60-63]

Dal momento che il maitake è anche una fonte di vitamina B3, possiamo affermare che promuove il corretto metabolismo energetico e una funzione ottimale del sistema nervoso e della psiche. Inoltre, aiuta a mantenere pelle e membrane mucose in salute, oltre a ridurre affaticamento e spossatezza. [20]

Grazie ai suoi effetti, il maitake è particolarmente diffuso tra chi vuole abbassare i livelli di colesterolo, supportare la funzione del sistema nervoso o ridurre la sensazione di affaticamento.

Come usare il maitake?

Il suo dosaggio raccomandato non è ancora stato stabilito. In base ad alcune fonti, un individuo adulto assume in genere 1-1,5 g al giorno di estratto concentrato. Tuttavia, è importante seguire innanzitutto le raccomandazioni del produttore. Non è necessario consumare questo fungo soltanto sotto forma di estratto: grazie al suo delizioso sapore, puoi anche impiegarlo in cucina per preparare tante deliziose ricette. Questo fungo si sposa con la pizza e la pasta, e può essere utilizzato anche nella preparazione di salse. Siccome si tratta di un fungo davvero buono, molti lo spolverano sulle loro pietanze per insaporirle. [55] [64]

Maitake: il fungo della danza che aiuta a ridurre affaticamento e spossatezza

7. Poliporo a mensola variopinto: un fungo dalla superficie lucida che può rafforzare le difese immunitarie

Il poliporo a mensola variopinto (Trametes versicolor) noto anche come “Polyporus versicolor”, cresce su tronchi, rami e ceppi d’albero. Presenta un cappello lucido e a strisce, della larghezza di 2-8 cm e dalle sfumature rosse, marroni, nere, blu e bianche. [65]

Che cosa contiene il poliporo a mensola variopinto?

Questo fungo vanta un discreto contenuto di amminoacidi, tra cui leucina, isoleucina, metionina, tirosina, glutammina e asparagina. Inoltre, contiene vitamina B3 (niacina) e acidi grassi. Il suo profilo nutrizionale include anche un contenuto discreto di polisaccaridi e antiossidanti, tra cui fenoli e flavonoidi. [66-68]

Quali sono gli effetti del poliporo a mensola variopinto?

Studi dimostrano che il poliporo a mensola variopinto può coadiuvare le terapie oncologiche. Una ricerca qualitativa ha confermato un possibile miglioramento delle difese immunitarie in pazienti a cui era stato diagnosticato il cancro al seno. Una meta-analisi si è concentrata sull’argomento, confermando i potenziali effetti positivi che esercita sui pazienti oncologici. Grazie al suo contenuto di antiossidanti, il poliporo può anche proteggere le cellule dallo stress ossidativo, influendo positivamente sul sistema immunitario. Anche l’apparato digestivo può trarne beneficio: i polisaccaridi e peptidi contenuti fungono da prebiotici e, dunque, nutrono la flora batterica intestinale. [69-72]

Questo fungo può apportare benefici a coloro che soffrono di problemi intestinali o desiderano supportare il sistema immunitario.

Come usare il poliporo a mensola variopinto?

Il modo più sicuro per assumerlo è sotto forma di integratore. Non è suggerito consumare direttamente il fungo vero e proprio, poiché potrebbe contenere batteri dannosi. Siccome non esiste un dosaggio giornaliero raccomandato, è bene sempre seguire le indicazioni riportate sull’etichetta.

Poliporo a mensola variopinto: un fungo dalla superficie lucida che può rafforzare le difese immunitarie

8. Fungo orecchione: un integratore che supporta le difese immunitarie e un ingrediente in grado di insaporire qualsiasi pietanza

L’orecchione (Pleurotus ostreatus) è un fungo diffuso e facile da reperire, noto anche sotto il nome di “hiratake”. Si riconosce per il suo corpo fruttifero di colore marrone chiaro e a forma di imbuto, il cui diametro misura all’incirca 5-25 cm. Tra le altre caratteristiche, presenta un gambo corto e cresce a grappoli. Germina principalmente in estate e in autunno, su tronchi e alberi decidui. Questo fungo presenta un sapore delicato e una consistenza vellutata che lo rendono un ingrediente famoso in cucina. [74]

Che cosa contiene il fungo orecchione?

Il fungo orecchione è noto per il suo contenuto di sostanze bioattive, tra cui polisaccaridi, peptidi, proteine, terpenoidi, esteri degli acidi grassi e polifenoli. Questo fungo contiene anche un elevato quantitativo di acqua (oltre l’80%), che può essere facilmente eliminata asciugandolo. Questo fungo, fonte di vitamina B3 (niacina) e B2 (riboflavina), che esercitano molti effetti sul nostro corpo, contiene anche importanti antiossidanti. [75-76]

Quali sono gli effetti del fungo orecchione?

Gli antiossidanti contenuti in questo fungo aiutano il nostro corpo a gestire lo stress ossidativo. Grazie alla presenza di acido linoleico ed ergosterolo, inoltre, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue. Esiste anche uno studio in cui l’orecchione ha contribuito a migliorare la pressione sanguigna e la glicemia in pazienti diabetici. Questo fungo può apportare benefici anche a coloro che vogliono rafforzare le difese immunitarie. I risultati di alcuni studi mostrano che, in un certo qual modo, potrebbe anche essere in grado di stimolare il sistema immunitario, proteggendo il nostro organismo dall’attacco di numerose malattie infettive. [76-80]

Anche le vitamine contenute in questo fungo esercitano un effetto sull’organismo. Grazie alla vitamina B3, l’orecchione aiuta a ridurre affaticamento e spossatezza. Inoltre, promuove una funzione ottimale di psiche e sistema nervoso, e aiuta a mantenere la pelle e le membrane mucose in salute. La vitamina B2, invece, contribuisce al corretto funzionamento del metabolismo, importante per la produzione di energia, a un funzionamento ottimale del sistema nervoso e alla salute di globuli rossi, pelle e occhi. Inoltre, aiuta a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e a ridurre affaticamento e spossatezza. [20]

Il fungo orecchione viene regolarmente assunto da coloro che vogliono promuovere un corretto funzionamento del sistema immunitario. Inoltre, è ideale anche per chi accusa fatica o presenta alti livelli di colesterolo “cattivo”.

Come usare il fungo orecchione?

Non è indicato un dosaggio raccomandato. Se decidi di assumerlo sotto forma di integratore, segui le indicazioni del produttore riportate sull’etichetta. Questo fungo si presta anche alla preparazione di deliziose pietanze in cucina, tra cui zuppe, salse, pietanze di pasta, insalate, risotti e gulasch. Devi solo decidere se incorporarlo nella tua dieta per godere dei suoi benefici.

Fungo orecchione: un integratore che supporta le difese immunitarie e un ingrediente in grado di insaporire qualsiasi pietanza

9. Fungo della neve: una specie diffusa e utilizzata per promuovere salute e longevità

Il fungo bianco o della neve (Tremella fuciformis) è anche noto come “fungo di gelatina bianca”. Si tratta di una specie di colore bianco/trasparente, che misura all’incirca 7 cm. A prima vista, ricorda la gelatina. Cresce in Asia, Australia e Nuova Zelanda. In passato, questo fungo veniva assunto per promuovere salute e longevità. [81-82]

Che cosa contiene il fungo della neve?

Dal punto di vista nutrizionale, questo fungo vanta polisaccaridi, proteine, fibre, vitamine, antiossidanti e minerali che ricoprono ruoli importanti nel corpo. Contiene anche monosaccaridi, tra cui mannosio, xilosio, glucosio e galattosio. Questo fungo contiene poi molte sostanze bioattive, tra cui acidi grassi, proteine, enzimi, fenoli, flavonoidi e fibre. [83-84]

Quali sono gli effetti del fungo della neve?

Dai risultati di alcuni studi si evince che un suo consumo regolare può aiutare a ridurre l’avanzare dell’infiammazione, oltre che contribuire a diminuire lo stress ossidativo. Ulteriori studi suggeriscono che le sostanze in esso contenute possono esercitare una funzione neuroprotettiva, motivo per cui può essere impiegato come coadiuvante nelle terapie indicate in caso di malattie neurodegenerative. Questo fungo è anche un potenziale integratore funzionale per coloro che vogliono proteggere la pelle e combattere tumori. Inoltre, contrasta l’invecchiamento. [85-88]

Se vuoi prenderti massima cura della salute del sistema nervoso, supportare la funzione cognitiva, il sistema immunitario, o avere un aspetto più giovane, questo fungo fa al caso tuo.

Come usare il fungo della neve?

Non è indicato un dosaggio raccomandato del suo estratto, motivo per cui è bene seguire sempre le indicazioni del produttore riportate sulla confezione.

Fungo della neve: una specie diffusa e utilizzata per promuovere salute e longevità

Conclusioni

Come avrai capito, i funghi non sono dei semplici “insaporitori” culinari, in quanto apportano anche numerosi benefici all’organismo. Secondo la letteratura scientifica, i funghi medicinali, entro certi limiti, fungono da coadiuvanti nelle terapie oncologiche, in quanto influiscono sul corretto funzionamento del sistema immunitario. Inoltre, hanno poteri antiossidanti, contribuiscono al corretto funzionamento del sistema circolatorio e del tratto digestivo, e aiutano a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo”. Grazie alle vitamine contenute, possono aiutare a ridurre affaticamento e spossatezza, oltre a prendersi cura della salute della pelle e delle funzioni cognitive. Ecco perché alcuni appartengono alla categoria dei nootropi. Ecco perché vale la pena di dare loro una chance.

E se non sai qual è il più adatto alle tue esigenze, puoi provare un complesso a base di 7 funghi medicinali. Completandosi a vicenda e lavorando in sinergia, creano un integratore di cui beneficiare a 360°.

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Sources:

[1] A. Ganeshpurkar et al. – Medicinal mushrooms: Towards a new horizon – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3249912/

[2] Paul Stamets et al. – Medicinal Mushrooms: Ancient Remedies Meet Modern Science – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4684114/

[3] Dorothy McMeekin – The perception of Ganoderma lucidum in Chinese and Western culture – https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0269915X04004069

[4] Sissi Wachtel-Galor et al. – Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects. 2nd edition – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92757/

[5] Yuan-Yuan Wang et al. – Studies on the immuno-modulating and antitumor activities of Ganoderma lucidum (Reishi) polysaccharides: functional and proteomic analyses of a fucose-containing glycoprotein fraction responsible for the activities – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11836115/

[6] Bhagwan S Sanodiya et al. – Ganoderma lucidum: a potent pharmacological macrofungus – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19939212/

[7] Bojana Boh et al. – Ganoderma lucidum and its pharmaceutically active compounds – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17875480/

[8] X Bao et al. – Structural and immunological studies of a major polysaccharide from spores of Ganoderma lucidum (Fr.) Karst – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11403089/

[9] J W M Yuen, M D I Gohel – The dual roles of Ganoderma antioxidants on urothelial cell DNA under carcinogenic attack – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18550308/

[10] Yihuai Gao et al. – Effects of ganopoly (a Ganoderma lucidum polysaccharide extract) on the immune functions in advanced-stage cancer patients – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12916709/

[11] Wenbo Tang et al. – A randomized, double-blind and placebo-controlled study of a Ganoderma lucidum polysaccharide extract in neurasthenia – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15857210/

[12] Ganoderma lucidum – https://examine.com/supplements/ganoderma-lucidum/

[13] Mushrooms, shiitake, dried – https://nutritiondata.self.com/facts/vegetables-and-vegetable-products/2487/2

[14] EvaGuillamón et al. – Edible mushrooms: Role in the prevention of cardiovascular diseases – https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0367326X10001358

[15] Tiane Cristine Finimundy et al. – A Review on General Nutritional Compounds and Pharmacological Properties of the Lentinula edodes Mushroom – https://www.scirp.org/journal/PaperInformation.aspx?PaperID=47339

[16] Xiaofei Xu et al. – Polysaccharides in Lentinus edodes: isolation, structure, immunomodulating activity and future prospective – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24236998/

[17] Xiaojun Huang and Shaoping Nie – The structure of mushroom polysaccharides and their beneficial role in health – https://sci-hub.se/https://pubs.rsc.org/en/content/articlelanding/2015/FO/C5FO00678C

[18] Xiaoshuang Dai et al. – Consuming Lentinula edodes (Shiitake) Mushrooms Daily Improves Human Immunity: A Randomized Dietary Intervention in Healthy Young Adults – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25866155/

[19] Solomon P. Wasser – Shiitake (Lentinus edodes) – https://фунго.рф/upload/files/Wasser_2013_09_shiitake.pdf

[20] Commission Regulation (EU) No 432/2012 of 16 May 2012 establishing a list of permitted health claims made on foods, other than those referring to the reduction of disease risk and to children’s development and health – http://data.europa.eu/eli/reg/2012/432/oj

[21] Shiitake Mushroom Extract: Benefits, Side Effects & Dosage – https://community.bulksupplements.com/shiitake-mushroom/

[22] 4 Shiitake Mushrooms Benefits + Nutrition & Side Effects – https://supplements.selfdecode.com/blog/shiitake-mushrooms/

[23] Shiitake Mushrooms: Health Benefits, Nutrition, and Uses – https://www.webmd.com/diet/health-benefits-shiitake-mushrooms#2

[24] M. Ya. Shashkina – CHEMICAL AND MEDICOBIOLOGICAL PROPERTIES OF CHAGA (REVIEW) – https://link.springer.com/content/pdf/10.1007/s11094-006-0194-4.pdf

[25] Nine potential health benefits of chaga mushrooms – https://www.medicalnewstoday.com/articles/318527

[26] Ivan V. Zmitrovich et al. – Chaga and its bioactive complexes: history and perspectives – https://www.researchgate.net/publication/342576414_Chaga_and_its_bioactive_complexes_history_and_perspectives

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[52] 3 things you didn’t know about the ‘dancing mushroom’ – https://medium.com/@tdminc/the-dancing-mushroom-116f901bcfa

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[73] Do turkey tail mushrooms benefit health? – https://www.medicalnewstoday.com/articles/turkey-tail-mushroom

[74] Oyster Mushroom Pleurotus ostreatus – https://www.ediblewildfood.com/oyster-mushroom.aspx

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[81] Tremella fuciformis – https://www.mushroomexpert.com/tremella_fuciformis.html

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[89] L.Donato-Capel et al. – Chapter 14 - Technological Means to Modulate Food Digestion and Physiological Response – https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/B9780124046108000141

[90] CANDIDATES FOR CULTIVATION: THE REISHI MUSHROOM – https://learn.freshcap.com/growing/candidates-for-cultivation-the-reishi-mushroom/

[91] Lentinula edodes: 14 Shiitake Mushroom Benefits – https://healing-mushrooms.net/lentinula-edodes

[92] Chaga – https://examine.com/supplements/chaga/

[93] Let's Compare Two Different Types of Cordyceps Mushrooms – https://www.mushroomrevival.com/blogs/blog/lets-compare-two-different-types-of-cordyceps-mushrooms